Il Rotary International, grazie alla Fondazione Rotary, è la più estesa e capillare istituzione di volontariato esistente nel mondo. Raccoglie più di 1,2 milioni di Soci afferenti a più di 33.000 differenti Clubs in circa 530 Distretti di più di 168 paesi.
Da più di 25 anni, è impegnato nel Progetto “PolioPlus”, teso a debellare la poliomielite dal mondo e con essa anche la tubercolosi, il tetano, la difterite, il morbillo e la rosolia. Il tutto perché, contemporaneamente alla somministrazione del vaccino antipolio, gli stessi operatori somministrano anche altri prodotti capaci di vincere anche le altre malattie. Da qui il termine “PolioPlus” che, con un’espressione sintetica, spiega tutto.
PolioPlus è un’iniziativa prioritaria che ha la precedenza su tutti gli altri programmi fino a quando non sia conseguito l’obiettivo della completa e definitiva eliminazione della poliomielite. L’iniziativa è stata lanciata nel 1985 e finora ha permesso di raccogliere oltre 700 milioni di dollari da parte dei Rotariani e mobilitare migliaia di volontari che hanno reso possibili campagne massicce d’immunizzazione e attività di sorveglianza e monitoraggio virologico in tutto il mondo. L’impegno e i risultati del Rotary hanno ispirato in parte l’iniziativa mondiale di eradicazione lanciata dall’Assemblea mondiale della sanità nel 1988. La Fondazione “Bill & Melinda Gates” partecipa attivamente alla campagna “End Polio Now” della Fondazione Rotary.
Nei suoi intenti, il progetto “PolioPlus” attua l’idea illustrata da Sergio Mulitisch, Presidente del Rotary Club di Treviglio (tra Milano e Bergamo), alla Convention di Roma del 1979, di organizzare una Campagna anti poliomielite a favore dei Paesi in via di sviluppo. Progetto che è piaciuto alla Sede Centrale di Evanston che ha subito autorizzato ad avviare in via sperimentale e limitatamente all’Italia, la raccolta dei vaccini (col supporto dei soli Clubs italiani) da inviare nelle Filippine. Il progetto ebbe successo e l’iniziativa si estese a macchia d’olio fino a quando, negli anni ’80, il Rotary International decise di lanciare un programma di vaccinazioni contro la poliomielite in tutto il mondo, in collaborazione con le Agenzie Sanitarie Internazionali, Nazionali e Locali.
Con l’aiuto ed i consigli di Albert Sabin, Rotariano di Cincinnati e padre del vaccino orale, il programma “PolioPlus” è diventato un fatto mondiale.
Oggi, nel progetto “PolioPlus”, superati tutti gli aspetti organizzativi, grazie alla collaborazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dell’UNICEF e dei Centri Statunitensi per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (C.D.C.), resta il problema finanziario, senza la soluzione del quale niente potrà realizzarsi.
Quanto occorre per poter intervenire e poter completare il programma in Nigeria, Afganistan, India, Pakistan ove ancora esiste la poliomielite, sarà possibile ottenerlo grazie all’intervento della Fondazione Bill e Melinda Gates che ha apportato contributi per 355 milioni di Dollari invitando i Rotariani ad impegnarsi in una raccolta per altri 200 milioni.
Il programma fornisce risorse umane e finanziarie, sostegno logistico e consulenza strategica a un’ampia gamma di iniziative antipolio, come le campagne di vaccinazione porta a porta, le “giornate nazionali d’immunizzazione”, le attività di sorveglianza e monitoraggio virologico e le campagne di informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle autorità interessate.
La Commissione internazionale PolioPlus (CIPP) coordina tutti gli aspetti del programma. Le proposte d’intervento a sostegno della campagna antipolio sono sviluppate tramite consultazione formale con le controparti più appropriate, come l’UNICEF, il CDC americano e l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Vaccinati più di 2 miliardi di bambini, i progressi sono evidenti giacché i casi di poliomielite accertati nel mondo, che erano nel 1985 circa 350.000 ogni anno, fortunatamente in continuo diminuire fino agli attuali circa 1000 casi l’anno. Attualmente più di 150 Paesi al mondo sono liberi dalla poliomielite. Dal 1992 lo è l’Europa, dal 1994 lo sono le Americhe, dal 1996 il Sud Est Asiatico.